È inoltre un paese pioniere nella difesa del pacifismo e della nonviolenza: lo dimostrano conquiste storiche come essere stato il primo paese del mondo a riconoscere il voto alle donne, essere riuscito a dichiararsi libero dalle armi nucleari dopo una campagna civile per il ritiro delle basi nordamericane, avere riconosciuto l'uguaglianza dei diritti civili alle minoranze etniche prima dell'inizio del XX secolo o essere stato pioniere nella difesa dell'ambiente, dai tempi del Rainbow Warrior.
La proposta di iniziare ufficialmente la Marcia Mondiale in Nuova Zelanda è stata molto ben accolta dalle associazioni e dalle istituzioni e diversi staff sono già in azione ad Auckland, Wanganui e Wellington, per fare in modo che questa partenza sia un evento di portata mondiale.
Personalità come Helen Clark, ex Primo Ministro e attuale direttrice di Sviluppo dei Progetti delle Nazioni Unite, e il sindaco di Wellington Kerry Prendergast sono tra i personaggi politici e diplomatici che appoggiano la Marcia, insieme ad artisti, insegnanti, giornalisti e associazioni come The Peace Foundation (promotrice del progetto nel paese), Greenpeace o Amnesty International, tra le altre.
Tra gli eventi programmati per la partenza si trova una visita alle isole Chatham, dove il popolo Morihori, da cui Gandhi ha appreso i principi della nonviolenza attiva, offrirà all'equipe base la sua ospitalità e la sua cerimonia di benedizione. Dal nord del paese, ad Auckland, fino alla partenza ufficiale dal monumento a Gandhi a Wellington, sono previste attività e marce per la pace che inizieranno prima dell'arrivo dell'equipe internazionale e culmineranno il due ottobre, quando speriamo che un nutrito gruppo di personalità di tutto il mondo appoggi con la sua presenza a Wellington gli atti di inaugurazione ufficiali. |